mercoledì 14 dicembre 2016

FONTANA DELLA BEVERATURA Nino Algeri

FONTANA DELLA BEVERATURA
Nino Algeri
Fontana delle beveratura (Vista da piazza S. Maria La Porta. Oggi Largo Seguenza)
                                                                                                          
La fontana venne costruita nel 1717, era posta nella piazza S. Giovanni Gerosolimitano (oggi Villa Mazzini), ed era chiamata  “Fontana della beveratura “, aveva un pilo lungo 65 metri e serviva come abbeveratoio per gli animali, come lavatoio, ma principalmente per la pulizia della seta lavorata dai setaioli messinesi.
Cosi ce la descrive  nel suo libro «Messina città nobilissima» G. Bonfiglio: ”
Nella piazzetta di San Giovanni del Priorato si vede l’altro fonte di struttura francese di molta bellezza, eminenza e prospettiva, nella cui cima è la statua di Messina sostenuta da quattro leoni, e ella sbranandosi il petto dimostra nel cuore l’interno della sua fede. L’acqua di questo fonte si riversa da quattro cannoni nella tazza di sotto  e indi nel pilo a meraviglia bello per la sua grandezza e libramento, fatto per il bere dei cavalli. In testa al pilo una sirena, dal ventre spilla acqua e al dirimpetto nell’altro capo un delfino con Orione sul dorso sonante la lira in quella forma che è descritto da Herodoto antichissimo historico” (1).


Disegno della FONTANA DELLA BEVERATURA

In questa vasca veniva allestita, in occasione della festività della Madonna della Lettera, una galea ornata ed illuminata con molti lumi, dentro di essa prendeva posto la banda musicale per  allietare i messinesi con concerti. La galea faceva pure da supporto ai giochi pirotecnici che si sparavano su di essa, essendo abbastanza grande, “ di palmi 240”(2) di lunghezza (circa 100 metri).
Lo spettacolo che si creava in questa fontana con la banda, i giochi pirotecnici e i lumi era fantastico e entusiasmava molto la popolazione messinese.
            La galea  verso il 1800 veniva decorata anche con otto medaglioni in rame, che furono incisi dall’orafo La Spina, su disegni dello  scultore Carlo Minaldi, i medaglioni oggi si trovano al Museo Regionale.
Questa enorme vasca era alimentata, dal lato sud, da una statua di sirena che erogava acqua dal ventre, dal lato nord da un delfino cavalcato da Orione e da una fontana composta da una vasca posta su tre gradoni con al centro un piedistallo ornato, che sorreggeva due vasche di misura differente montate ad altezze differenti in modo da formare una piramide, al centro dell’ultima vasca, una piccola scultura, sostenuta da quattro leoni, raffigurante Messina (3) da dove sgorgava l’acqua che cadendo nelle sottostanti vasche si immetteva nella vasca grande.
Quando furono iniziati i lavori per la costruzione della villa Mazzini, la fontana fu smontata, la vasca grande rimontata nella piazzetta antistante la chiesa di S. Maria  delle Grazie e la parte della fontana piramidale nella piazzetta di Porta Real Basso (4) (nei pressi dell’istituto Dante Alighieri) entrambe andarono distrutte probabilmente con il terremoto del 1873.

(1) BONFIGLIO e COSTANZO -  Messina città nobilissima – (Venezia 1606)  pag. 9
(2) G. ORTOLANI – Trionfo di fede ed ossequio, Messina 1728
 (3)  ANTNIO SAITTA, Le fontane di Messina, pag. 57
 (4) SALVINO GRECO, Fontane di Messina – EDAS – 1988

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