venerdì 15 luglio 2016

TEMPO DI MARE: MARE IERI E MARE OGGI! Rosaria Lucia Nici

TEMPO DI MARE: MARE IERI E MARE OGGI!
Rosaria Lucia Nici
Adoro il mare!
 Mi rivedo ancora bambina e a quando d’estate nel mese di agosto veniva lo zio Ignazio per le ferie con tutta la sua famiglia sulla sua 850 tutta sgangherata a causa dell’usura del tempo.  Che gioia quando ci invitava ad andare al mare con lui!
Sembravamo la famiglia Brambilla che partiva per le vacanze. La macchina era catalogata per 5 posti ma lo zio ci faceva entrare almeno   sei persone e poi ancora borsoni, , ombrelloni, materassini , pompe per il gonfiaggio,  pinne e salvagenti e quant’altro potesse servire per la splendida  giornata che ci si  prospettava davanti . Per coloro che ci guardavano, che ci vedevano partire su quella macchina un po’ vecchiotta e carica, di persone e di oggetti, eravamo un vero e proprio spettacolo, un pò caratteristico forse ma pieno  pieno di colori e di allegria.
 Per arrivare al mare all’epoca non c’era ancora la super strada,quella di Ponte Naso,  facevamo la strada di Castell’Umberto..la nazionale, insomma, e..sembrava che non giungessimo mai , ma quando finalmente  arrivavamo  sulla bellissima spiaggia ( la spiaggia piu vicina a noi) della localita Canneto, territorio di Capo d’Orlando  ( u cannitu.. a spiaggia di crioti!), che meraviglia ! In quella spiaggia c’era quasi tutta ucria che si sollazzava al sole, ci conoscevano tutti e finché non arrivavamo nel luogo, dove poter fissare l’ombrellone, dove poterci sistemare, ricevevamo decine di saluti ,  con entusiasmo e con calore. Che festa, che anni supendi sono stati quelli!
 Noi bambini poi ci buttavamo nell’acqua e non ne uscivamo piu’ ..facendo innervosire il povero zio  che  minacciava per questo motivo che non ci avrebbe piu portati . Ma a noi non interessava sapevamo che non l’avrebbe fatto ! che schizzi , che risate, che spensieratezza il nostro unico obiettivo era restare nell’acqua e farci cullare dalle onde e lui  bonario alla fine ci lasciava fare , finché non arrivava l’ora che si doveva ritornare ad Ucria.
E ancora ricordo. quando d’estate, giovinetta con le mie amiche  ,ci alzavamo prestissimo per andare a prendere verso le 7,00 del mattino   il pulman di Magistro che (come d’accordi presi,prima,  fra  di noi)  ci avrebbe portato al mare, per poi andarlo a rincorrere e a riprenderlo, cariche di roba,  verso l’1,30 del pomeriggio per riportarci a casa .  Che sfacchinate!  Ma tanto era il desiderio di divertirci, di bagnarci, di abbronzarci  ecc. che non sentivamo alcuna  fatica. 
  In uno di questi giorni mentre passeggiavamo nella piazza del paese  esibendo la nostra bella abbronzatura (  Almeno ..cosi credevamo!)incontrammo mia nonna che usciva dalla messa ,    la quale, vendendoci  tutte insieme un po’ “scurette”,  tutta dispiaciuta   esclamò :- “ Ma comu vi cumminastivu ?  Erivu tantu beddi ! Ora pariti tanti zoticoni! “-“Ma come vi siete combinate?  Eravate tanto belle! Ora sembrate delle zoticone!” 
 Perché si era espressa cosi?   Perche’, nei tempi antichi le persone abbronzate erano solo le persone umili, mentre le persone nobili non prendevano il sole ma camminavano con gli ombrellini per coprirsi dallo stesso,  restando cosi con la pelle bianchissima.
Ah! le risate che ci siamo fatte di fronte a quella affermazione! Tanto che ancora oggi quando ci rincontriamo con le amiche di quel tempo  ,  a volte,  rammentiamo ancora  quella   vicenda  e ci riempiamo di allegria e di nostalgia.
Ed è stato certamente in questi anni che ho incominciato ad amare il mare con tutta me stessa.
Tant’è che poi in età adulta ho comprato un appartamentino proprio  in riva al mare e quando posso sono sempre li a guardare il mare.
Mi piace sia d’estate che  d’inverno, sia in primavera che in autunno.
Amo i suoi colori che variano dal blu intenso, al  blu  ondeggiante di azzurro ,di verde , di grigio  e cosi via….
Mi piace, calmo, agitato, in tempesta…
 Amo l’odore della sua salsedine e il rumore   delle sue onde che si infrangono sugli scogli.
 Amo tutto di lui …

Questa immensa distesa di acqua mi distende, mi rilassa e mi mette quiete.



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