sabato 14 maggio 2016

GLI EFFETTI A CONTORNO DELLA METROPOLITANA DELLO STRETTO PRESENTATA A MILANO AL CIRCOLO DELLA STAMPA - Achille Baratta

GLI EFFETTI A CONTORNO DELLA METROPOLITANA DELLO STRETTO PRESENTATA A MILANO AL CIRCOLO DELLA STAMPA
Achille Baratta
  Robert Truman, quando si fondò l’Europa disse: “o ci salviamo tutti o anneghiamo tutti”. Nel mondo globale di oggi di cui di cui queste pagine sono la testimonianza trascurare gli effetti di un capoluogo di provincia che si conurba con Villa San Giovanni e Reggio Calabria, in tutte le sue strutture, comprese le università, quelle ospedaliere e la stessa società che produce, non possono essere elementi da sottovalutare. Tutto diventa estremamente semplice e quasi automatico se tutti condividiamo, interpretiamo e facciamo nostra la proposta, come fattibile al di là delle favole e delle menzogne, che per secoli ci vendono, naturalmente a nostre spese, il Ponte che non si è realizzato ha un contenzioso di 700 milioni di euro, il resto è veramente un effetto a contorno di un nulla che purtroppo non riusciamo né a limitare né a definire.
Ecco la presentazione che si è discussa e illustrata a Milano, per noi siciliani Melano, noi semu semplicemente di Missina. Quannu annaia Melanu, ci dummannai o tassista: “Ma quante machine targati Missina ci sunu cca?” Iddu mi rispunti, in perfettu sicilianu: “No sacciu!”.
Si è svolta al Circolo della Stampa di Milano la presentazione dell’idea - progetto, da parte dei professionisti gli ingegneri Achille Baratta e Massimo Majowiecki, dal titolo: La metropolitana leggera dello Stretto di Messina.
Il progetto-idea tende a coniugare due territori, che convergono a costituire il più grande polo del Meridione, creando un nucleo fondamentale del rilancio economico del sud, mediante una interconnessione urbana che parte dalla Stazione Marittima di Messina ed arriva all’aeroporto di Reggio Calabria in quindici minuti.
L’idea nasce dall’intervento di attraversamento già utilizzato dall’Enel, ampliato e cambiato. Nessuno potrà mettere in dubbio una soluzione già attuata che costituisce la certezza di un intervento innovativo già sperimentato proprio sullo Stretto e sul mare che non fu di Ulisse che ora non dividerà più le due sponde, ma le congloberà per farne una città unica ed interregionale: la vera rivoluzione silenziosa di un Sud che langue.
Il progetto sarà presto presentato a Bruxelles con la partecipazione dei nostri politici di entrambe le sponde.
Noi vogliamo lacerare mille anni di storia, con una spesa minima, approfittando anche delle nuove pieghe e possibilità che offre il nuovo Codice degli Appalti che consente la realizzazione in lotti funzionali (nel caso specifico saranno 30) impegnando così le imprese più piccole ed anche i professionisti locali che potranno dirigere i lavori in modo coordinato.  
I relatori si sono divisi i compiti: l’ing. Baratta ha illustrato le caratteristiche attuali dello Stretto facendo poi un riferimento all’elettrodotto Enel, oggi abbandonato con  due piloni esistenti, raffrontando la soluzione di progetto anche con quella del ponte ferroviario. L’ing. Majowiecki ha evidenziato in modo particolare l’attraversamento dello stretto illustrandone sia le caratteristiche tecniche e dimensionali che quelle architettoniche attraverso grafici e quant’ altro è servito al progetto – idea al fine di renderlo comprensibile ed apprezzabile.
Lo studio dell’attraversamento dello Stretto, ha portato a progettare una funivia aerea innovativa, costituita da 40 soluzioni identiche che costituiscono il nodo portante dell’idea progetto cambiandone solo la luce. Si sono previsti infatti i vari collegamenti con gli appoggi/stazione. Le cabine viaggeranno sempre a m 70 s.l.m. per cui l’altezza varierà in dipendenza del sito e della sua altezza e riducendola (secondo i casi) da 70 a 20 m”.
Dal punto di vista tecnico, la funivia viaggerà a 70 m di altezza con 40 appoggi/stazione. La lunghezza dal lato della Sicilia è di “m 13.486”. Quella dell’attraversamento “m.3500”, quella sulla costa calabra di “m 19.571”, per un totale di “m 37.606”.
Partendo dalla stazione di Messina, 8 tratti interessano direttamente il mare, altri invece costeggiano la riviera utilizzando i percorsi delle strade. Dal lato della Calabria, dopo un primo tratto di raccordo, tutto si svolgerà utilizzando le aree dell’autostrada, fino all’aeroporto di Reggio Calabria.
Con la soluzione adottata non si procederà ad espropriazioni o altre servitù, poiché il percorso prescelto non interessa mai fabbricati nei centri abitati interessati.
Le 40 fermate servono a collegare sia le frazione che i centri abitati di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni.
In considerazione del flusso studentesco il collegamento interessa direttamente i due poli universitari ed anche le strutture sanitarie saranno collegate.
Dal punto di vista economico la soluzione proposta ha una valenza turistica straordinaria, che tende a diventare il vero rilancio economico della bellezza dello Stretto di Messina, costituendone un’ulteriore attrazione al turismo di crociera che interessa in modo particolare i due porti.
Sotto l’aspetto energetico la metropolitana sarà dotata di strutture eoliche e fotovoltaiche che produrranno l’energia elettrica necessaria al trasporto ed all’ illuminazione a led dell’intera struttura.
L’ing. Baratta ha fatto riferimento al progetto del ponte ed al suo costo, che è stato indicato in 8,5 miliardi di Euro, l’importo del contenzioso è: 700 milioni di euro. 
Per la realizzazione della Metropolitana leggera è prevista una spesa pari circa dell’importo calcolato per la realizzazione del ponte: circa 850 milioni di Euro.
Questa soluzione consentirebbe pertanto l’annullamento dell’importo di contenzioso ed allo stesso tempo la realizzazione di un’opera senza precedenti progettuali a livello mondiale creando inoltre innumerevoli nuovi posti di lavoro per le imprese ed i professionisti locali con un immediato rilancio dell’economia Italiana.
I lavori sono stati presieduti e coordinati dal Presidente del Circolo della Stampa nella sala Barocco.








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