martedì 15 marzo 2016

LO SPEZIALE E LO STUDENTE, OVVERO I FATTI AVVENUTI AD UCRIA IL 13 AGOSTO 1943 *Luigi Pinzone *

“ Tutti   i   libri    storici
che non contengono menzogne
sono    mortalmente  noiosi”.
                                 (Anatole France)

LO SPEZIALE E LO STUDENTE, OVVERO I FATTI AVVENUTI AD UCRIA IL 13 AGOSTO 1943
*Luigi Pinzone *
          10 Luglio 1943. Alle prime luci dell'alba gli Alleati, sbarcavano in Sicilia, più precisamente la 8.a Armata inglese comandata dal generale Sir Bernard L. Montgomery a sud di Siracusa e la 7.a Armata americana comandata dal generale George S. Patton jr. a Gela, Licata e Scoglitti. Gli americani pare fossero guidati, secondo alcune fonti, da Lucky Luciano, al secolo Salvatore Lucania, originario di Lercara Friddi, un paesino in provincia di Palermo, il boss dei boss di Cosa Nostra, che, pare, abbia fornito un dettagliato apporto logistico con mappe, appoggi locali e quant'altro, ottenendo in cambio una riduzione di pena e il rimpatrio in Italia. Inglesi ed americani si divisero e, mentre i primi si dirigevano verso Catania e Messina, e quindi a Nord, i secondi si dirigevano verso Ovest, ossia Palermo e quindi a Est verso Messina, nel tentativo di stringere a tenaglia i tedeschi e gli italiani. Gli accordi prevedevano che a Messina dovesse entrare per primo Montgomery con i suoi Inglesi, ma Patton non ci stava. Reduce dalla brutta figura a Kesserine in Tunisia, dove aveva subito notevoli sconfitte dai tedeschi, Patton, che ambiva al Comando in Europa delle Forze Americane, bruciò le tappe e a Messina arrivò per primo lui. Affacciatosi sullo stretto, in località Ganzirri, potè assistere al fenomeno della Fata Morgana per primo. Ma il fenomeno della Fata Morgana è una illusione ottica, come pia illusione fu il comando in Europa, conferito, come dice la Storia, al generale Omar N. Bradley. Non si vuole entrare nel merito, ma le più recenti testimonianze di prigionieri italiani che si erano arresi descrivono Patton come un uomo dal carattere e dalla moralità quanto meno discutibili. Pare che ordinò la fucilazione di soldati che si erano arresi perchè non aveva tempo da dedicare ai prigionieri, che avrebbero ritardato la sua avanzata.
            L'episodio più sconcertante si verificò in un ospedale da campo dove schiaffeggiò violentemente un soldato americano che aveva “marcato visita” perchè afflitto da violenti attacchi nervosi causati dai bombardamenti, dandogli del vigliacco e ordinandogli di tornare immediatamente al fronte, pena la fucilazione. Questo episodio gli costò, oltre l'immediato rimbrotto di Eisenower, il posto di Comandante supremo delle Forze Americane in Europa, affidato al Generale Bradley, ed anche il futuro in politica, dove per la sua enorme popolarità avrebbe avuto ottime chances di candidarsi ed essere eletto Presidente degli U.S.A. Dall'altro lato della barricata vi era la XIV Divisione Corazzata Tedesca comandata del Generale Hans Valentin Huge e i Resti della Divisione Aosta e della Divisione Assietta Italiane comandate dal Generale Alfredo Guzzoni. I tedeschi e gli italiani tennero duramente impegnati gli inglesi a Catania nella “Posizione Etna” e gli Americani a Traina, poi i tedeschi decisero di abbandonare la Sicilia per rinforzare altri fronti e cominciarono a ritirarsi. Ad Ucria il giorno 12 Agosto sembrava una festa con sparo di mortaretti, era invece la dinamite che veniva usata per far saltare i ponti di Regiricorica, Petra sulla statale 116 e Ragale sulla Strada Provinciale per Patti. I tedeschi, accampati a “Praculla” lasciavano Ucria in direzione Patti, facendo dietro di se terra bruciata per impedire agli americani che venivano dal mare e da Randazzo, di raggiungerli e riuscirono a fuggire in Calabria, imbarcandosi da Messina un giorno prima che arrivassero gli inseguitori. In pratica in 38 giorni fu conquistata la Sicilia.  La situazione politica dell'isola era dormiente o clandestina, dato il divieto imposto dal Regime. A Patti, due avvocati, Lo Monaco e Niosi, ed un Giudice, Furitano si azzardarono a fare stampare un appello ai cittadini perchè si preparassero ad accogliere degnamente gli alleati portatori della libertà, ma, scoperti, furono arrestati e spediti al confino a Mormanno e a Padula.
            A Ucria invece, un paesino isolato tra le montagne, uno Speziale, ex Podestà, che evidentemente aveva cambiato idea politica sol che si legga il suo discorso inneggiante al Duce, al momento della costituzione dei Fasci in Ucria l'11 Novembre 1923, ed un Giovane Studente, avevano fondato il Comitato della Libertà, di cui lo Speziale era stato nominato Presidente Onorario e tenevano riunione nel retrobottega della farmacia sita nel punto ove un tempo c'era la Fontana di Porta Terra. Assiduo frequentatore di dette riunioni era anche l'Arciprete, che, quando si accorse che dalle parole si stava passando ai fatti, si dileguò mettendo in guardia i Reali Carabinieri che c'erano delle beghe private tra lo Speziale e il Podestà, un ricchissimo proprietario terriero originario di Tortorici ma con moglie di Ucria. La mattina del 13 Agosto, quest'ultimo, per evitare ritorsioni, si rifugiò in un feudo di sua proprietà e per quindici giorni non si fece vedere. Quella stessa mattina, lo Speziale si aggirava in Piazza con la coccarda tricolore della Croce Rossa all'occhiello. La Casa del Fascio era di Fronte alla Farmacia e in mezzo c'era la strada sterrata con la conseguenza che i braccianti e i pensionati seduti davanti alla Casa del Fascio sembravano delle mummie, bianchi per la polvere che il vento di scirocco faceva levare. Sul pulpito di fronte al Casino dei Nobili (ora dei Civili), sopra la macelleria del Caliaro, il Giovane Studente con un revolver in mano incitava la folla ad accogliere gli americani, portatori della libertà, con calore. Si urlava “Abbasso il Podestà”, “Viva la libertà” “Vogliamo il nuovo Sindaco”. Finita l'arringa del Giovane si vide Antonio Moratti salire sul terrazzo della Casa del Fascio, con in mano il busto in vetro del Duce, che gettò nella strada mandandolo in frantumi. Gli animi erano esacerbati. Alcuni braccianti provenienti dal vicino paese di Floresta riferivano che era stato bruciato il Municipio. Gli Americani arrivarono il pomeriggio del 13 Agosto.
            Rivolsero dal balcone del Municipio un discorso alla folla, indi   lasciarono Ucria senza mutare alcunchè delle strutture amministrative. Al che la folla salì per le scale del Municipio allontanando violentemente i Reali Carabinieri al grido di “Nuovo Re, Nuova Legge!”, prelevò tutti i Registri Anagrafici e diede fuoco agli stessi. Lo Speziale e il Giovane Studente si prodigarono a cercare di impedire, inascoltati, tale scempio, tenendosi a stretto contatto con i Carabinieri a cercare di spegnere il falò e a portare in salvo qualche Registro nella vicina bottega di donna Signorina e nella Farmacia. Poi fu la volta del Magazzino dove l'Ammassatore Comunale custodiva la riserva di grano del paese. Quattordici quintali di grano vennero distribuiti alla folla tumultuante. Subito dopo venne assaltata la calzoleria / tabaccheria di certo Calogero Casella al quale vennero rubate le scarpe proprie e quelle dei clienti, i ferri del mestiere oltre a tutto il tabacco e le sigarette. Indi fu la volta della casa del Vice Podestà e del Segretario Comunale, depredate di generi alimentari, ogni ben di Dio, scarpe, vestiti e gioielli. Si ripeteva quanto era avvenuto nel 1646, la rivolta contro l'Alcade Spagnolo, e quanto era avvenuto il 31 Marzo 1899, la C.d. “Sciarra 'i Pasqua” - la lite di Pasqua, confermando l'animosità degli ucriesi quando venivano oppressi. Da notare come la casa del Podestà venne risparmiata dalla furia devastante dei rivoltosi.
       Passata la tempesta la notte provvide a calmare gli animi. La mattina, quasi nulla fosse successo, i braccianti tornarono al lavoro di ronca dei noccioleti, i pensionati ripresero il loro posto di mummie davanti alla ex casa del Fascio, i Nobili e i Civili ripresero il loro posto di mummie davanti al Casino, il Giovane insediato sindaco dal popolo iniziò i suoi lavori perdurante l'assenza del Podestà, i Reali Carabinieri iniziarono le loro indagini. La conclusione fu che lo Speziale e il Giovane Studente furono rinviati a giudizio, come istigatori, e una trentina di persone per devastazione e saccheggio, ma i reati quando si giunse al dibattimento (nel 1949) erano prescritti o amnistiati.
          Così si conclude il viaggio nella macchina del tempo in una assolata Ucria dell'Agosto 1943, e mi allontano dal mio pc con la sensazione di essere anch'io bianco di polvere come le mummie nella piazza Padre Bernardino.
EPILOGO
            Mi sembra di poter dire che le persone che presero parte alla devastazione e al saccheggio, non rappresentavano assolutamente la totalità della popolazione di Ucria, ma, si trattava evidentemente di una frangia di esaltati che erano probabilmente spinti dal loro tornaconto personale, politico o materiale. E la prova provata di quanto da me ipotizzato sta nel fatto che al Referendum del 2 Giugno 1946, gli Ucriesi, votando in 1010 per la Monarchia e 761 per la Repubblica, preferivano tenersi il Vecchio Ordine e la Vecchia Legge.
POSTFAZIONE
          Gran parte di quanto sopra scritto è riportato da un memoriale che da ragazzino ho ritrovato in una vecchia casa comperata da mio padre e poi demolita in cui un anonimo cronista del fatti narrava della rivolta del 13 Agosto 1943, omettendo, purtroppo, di fare i nomi sia dei fomentatori della rivolta sia della manovalanza che si diede al saccheggio ed alla devastazione.
Carpi di Modena, lì 27.02.2016
LUIGI PINZONE
Bibliografia
Giovanni Sardo Infirri, La guerra dei Nebrodi, Patti 1998
Giuseppe Alibrandi Lo sbarco degli alleati e la rivolta popolare del 1943 a Ucria in Atti del Convegno di Studi sulla Storia dei Nebrodi (Ficarra 16-17 Dicembre 1989) in Storia dei Nebrodi - 2 a cura di Pasquale Biscuso -  Pungitopo Editrice 1991
Carmelo Rigoli Ucria La città di Monte Castello in Valdemone Seconda Edizione - 1994






                                                    


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

                                                                                            

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