martedì 15 dicembre 2015

Come trovare i miei antenati? *Valentina Faranda*

Sono domande che tutti ci poniamo in momenti precisi della nostra vita. Sono domande alle quali, probabilmente, non daremo mai una risposta, se queste riguardano il senso profondo e nascosto della nostra esistenza.
Ma se non è possibile avere alcune risposte tuttaviapossiamo conoscere le nostre radici, stringere la mano ai nostri avi e conoscere chi siamo.
Si tratta di una ricerca parecchio difficile e anche lunga.
 Già nell’antichità era in uso la pratica di scrivere genealogie. Spesso si trattava di scoprire legami parentali, le cui ricerche portavano a divinità; basti pensare che la Gens Julia vantava la sua discendenza da Iulo o Ascanio, il figlio di Enea, figlio a sua volta della dea Venere, ricollegando la gens ad una importante divinità.
Oggi con l’istituzione degli archivi storici e il grande aiuto della rete è possibile semplificare le nostre ricerche.
Punto di partenza è il cognome, o "casato", che indica i discendenti di un’unica famiglia. La nostra caccia prevede in primis l’accesso agli uffici di stato civile del comune di appartenenza. Qui sono custoditi i dati dei cittadini e dei loro ascendenti. Inoltreesistono gli archivi di stato che conservano gli atti anagrafici di tutti i cittadini e nei quali si può richiedere un certificato storico.
La ricerca dei dati anagrafici di una persona deve partire da riferimenti geografici, di tempo e di relazione parentale (genitore, coniuge, figlio), procedendo a ritroso. È sempre consigliabile iniziare le ricerche dall’archivio del Comune di origine.  Per il periodo antecedente al 1° settembre 1871 è necessario rivolgersi alla parrocchia poiché le funzioni di Ufficiale di stato civile erano espletate dai parroci, titolari delle scritturazioni e della conservazione dei registri dei battezzati, matrimoni, morti e stati d’anime dalla seconda metà del Cinquecento, a seguito delle disposizioni del Concilio di Trento.
Per chi volesse una scorciatoia, oggi, è possibile sfruttare la potenza del Web. Esistono infatti vastissimi database online, come FamilySearch, MyHeritage o Ancestry, in cui gli utenti immettono i dati delle proprie famiglie per creare degli “alberi genealogici pubblici” e trovare avi/parenti da tutto il mondo. Grazie a questi dati chiunque può rintracciare i propri avi consultando cognomi, casati, date di nascita, foto ed anche documenti.
Ci sono domande sulla nostra esistenza a cui, forse, non risponderemo mai. Magari non capiremo mai lo scopo delle nostre vite ma ci sono domande su noi stessi a cui, invece, possiamo rispondere con qualche aiuto e tanta pazienza.

La ricerca del “chi” ha messo del suo, anche solo per un fattore genetico, nel renderci chi siamo è divertente e intrigante perché è vero che la nostra vita è proiettata verso il futuro ma è anche vero che c’è un enorme fascino nel nostro passato.



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